domenica 30 gennaio 2011

STEFANO BOLDRINI - Una Vita da Capello


Forse attualmente tutti vedono in Mourinho l'allenatore migliore del mondo e con ogni probabilità sarà così, visto la "Tripletta" (scusate se la nominiamo così, ma noi siamo orgogliosamente italiani) realizzata con l'Inter. Però, è bene non dimenticare i nostri "Lippi" e "Capello", che hanno vinto tanto e sono sempre stati considerati i migliori nel mondo prima dell'avvento del mago di Setubal. Stefano Boldrini, giornalista de "La Gazzetta dello Sport", ha realizzato questo pregevole testo su Fabio Capello (Limina Edizioni), ripercorrendo la carriera di "Don Fabio", sia da giocatore, che soprattutto da allenatore, rimarcando in particolare i momenti salienti e più importanti del percorso di un personaggio che come allenatore, è sempre stato garanzia di ordine, disciplina e scusate se è poco "vittorie". Leggendo il testo, se i più "anziani" si sofferemeranno con nostalgia nei primi capitoli del libro, quando Capello tirava ancora calci al pallone, quelli più giovani, ma comunque con qualche anno alle spalle, rivivranno con piacere le vittorie del Milan, quella serie di scudetti interminabili e quella splendida Coppa dei Campioni (noi amiamo ancora chiamarla così) vinta surclassando il Barcellona per 4-0. C'è il periodo spagnolo suddiviso nella prima e seconda ora, sempre vincente tra l'altro, ma anche il periodo romano, dove anche in quel caso, la parola d'ordine è sempre stata "vittoria". Trapela anche qualche metodo d'allenamento del tecnico di Pieris, è qualcosa che s'intuisce, ma non è esplicito, perché questo diciamo che è più un testo che narra la storia di Capello. Pregevole anche il capitolo legato alla Juventus, con una minuziosa descrizione del momento del divorzio con la Roma e del successivo matrimonio con le zembre torinesi, coinciso tra l'altro con la morte di Umberto Agnelli. Un altro capitolo di vittorie, che però non è terminato in modo idilliaco. Alla fine ecco il sogno inglese, il coronamento di una carriera, dove però questa volta vincere sul campo e contro lo scettiscimo collettivo degli inglesi è stato certamente più difficile. Davvero un bel libro.

Voto: 7,5/10

Maurizio Mazzarella

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