mercoledì 26 gennaio 2011

STEFANO BORGONOVO - Attaccante Nato (con Alessandro Alciato)


Prefazione di Silvio Berlusconi

Era il 1988. La nazionale italiana di calcio, allora allenta da Azeglio Vicini, venne nella mia città, Taranto, per giocare una gara amichevole contro l'Ungheria. Era la nazionale di Zenga, Tacconi, Baresi, Ferri, Giannini, Roberto Baggio, Vialli e via discorrendo, era lo scheletro di quella nazionale che qualche tempo più tardi disputò i mondiali del 1990. Quella nazionale vinse 4-0, da quel giorno la nazionale maggiore non è più venuta a Taranto. Ero un ragazzino e con la complicità di amici, riuscii ad avere gli autografi di quei calciatori. Tra questi, c'era anche quello di Stefano Borgonovo, che oggi custodisco affettuosamente. Erano gli anni in cui Borgonovo con Roberto Baggio, faceva favile con la maglia della Fiorentina, dove faceva divertire, ma mi dava anche qualche sofferenza quando segnava alla mia squadra del cuore, che non cito per professionalità. Borgonovo poi venne ceduto al Milan, mentre Baggio andò alla Juve. Entrambi si sono tolti grandi soddisfazioni con grandi ed importanti vittorie, ma in realtà non hanno mai brillato come nel periodo con la maglia viola. Oggi Borgonovo lotta contro un avversario orrendo e certamente più difficile da affrontare, ovvero quella brutta malattina che preferiamo non citare. Oggi Borgonovo è immobile, ma è certamente libero di pensare. Può muovere solo gli occhi e grazie a questo movimento, utilizzando dei computer speciali, è riuscito a scrivere questo libro "Attaccante Nato", dove narra la dura lotta che ha dovuto affrontare sin dall'inizio contro la propria malattina. Chiudiamo con una sua frase: "Prendo il buono della vita e mi sento comunque fortunato, so che addirittura c'è chi ha me no di me. Quindi rido". Penso non ci sia altro da poter aggiungere sul grado di importanza di questo libro.

Voto: 7/10

Maurizio Mazzarella

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