Dopo la festa, ecco la battaglia. Se contro il Parma, domenica scorsa, tutto era sembrato fin troppo facile, ecco che il Siena dimostra quanto affrontare le cosiddette “piccole”, specie in trasferta, possa essere complicato. La squadra di Sannino è ordinata, ha personalità, concede ben poco e ci vuole pazienza e lucidità per averne ragione. Anche queste sono qualità da grande squadra e la Juve dimostra di esserlo, trovando una vittoria preziosa, ottenuta con la qualità e il carattere.
Conte, che torna dopo pochi mesi nella città che ha riportato nel calcio che conta, viene accolto con affetto e gratitudine. I tecnico lancia dal primo minuto Vucinic al fianco di Matri e Grosso al posto dello squalificato De Ceglie. Cambiano pochi uomini, ma non l’approccio alla sfida, con la Juve cerca di impostare il suo gioco fin dall’inizio, affidandosi a Pirlo, per quanto il Siena cerchi sistematicamente di raddoppiarlo, ha classe e freddezza a sufficienza per sbarazzarsi della marcatura asfissiante e imporre la propria personalità a centrocampo. Dall’altra parte, il suo alter ego D’Agostino, prova a fare altrettanto e ne esce un bel duello a distanza.
Si gioca subito su buoni ritmi e il Siena non mostra timori reverenziali, fermando le prime iniziative bianconere. Al 10’ Pirlo prova a disegnare un assist simile a quello fornito a Lichtsteiner contro il Parma, ma Brkic anticipa Vucinic e blocca in tuffo. Ancora Pirlo al 19’: il campione del mondo recupera un pallone vagante al limite, entra in area, salta un uomo e conclude in diagonale. Vitiello devia e il pallone termina a lato, ma il signor Valeri non concede l’angolo.
Spettacolare poco più tardi il tentativo di Chiellini che sul cross di Marchisio si coordina per la rovesciata e mette a lato di poco. Il Siena è ordinato, cerca la conclusione su iniziativa personale di Mannini, ma con il passare dei minuti, pur senza costruire grosse occasioni, è la Juve a prendere possesso del campo.
Al 37’ Barzagli sbaglia l’appoggio in avanti e regala il pallone ai toscani che presentano Calaiò a tu per tu con Buffon. Il portiere non ha però bisogno di intervenire perché lo stesso Barzagli recupera e sventa il pericolo con un intervento tanto bello quanto pulito sul pallone.
I ritmi si mantengono buoni anche in avvio di ripresa, iniziata dagli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. Giaccherini cerca subito di pescare Vucinic in area, ma mette troppa forza nel cross che si perde sul fondo. La combinazione riesce però al 9’: Pepe fa partire l’azione e lancia l’ex cesenate sulla destra. Ottimo il controllo e palla per il montenegrino in area. Vucinic arriva sul fondo evita l’uscita di Brkic e serve Matri che con la porta spalancata deve solo appoggiare in rete.
Subito dopo il vantaggio Conte opera due cambi: Vidal rileva Vucinc e pochi secondi dopo tocca a Bonucci prendere il posto di Chiellini. Con l’ingresso del cileno si rivede il 4-1-4-1già proposto da Conte nel secondo tempo contro il Parma. Un modulo che permette alla Juve di conquistare il pallone qualche metro più avanti e di dare quindi maggior continuità all’azione offensiva.
Al 21’ Pirlo scalda i guantoni di Brkic direttamente da calcio piazzato. Il Siena è pericoloso al 24’, con il colpo di testa di Calaiò che si stampa sulla traversa, ma Valeri aveva comunque fermato l’azione per la posizione irregolare dell’attaccante senese.
Sannino, che aveva già inserito Larrondo e Grossi al posto di Mannini e Gonzales, manda in campo anche Vergassola nel tentativo di sfruttare l’abilità negli inserimenti dell’ex granata, mentre poco dopo Conte richiama Matri, sostituito da Del Piero.
Il Siena sembra stanco nel finale, mentre appare pimpante Vidal che va alla conclusione dalla distanza al 34’, ma il tiro è centrale e Brkic blocca. Il cileno è bravo negli inserimenti e Del Piero lo pesca in area al 36’, la girata però termina alta. Negli ultimi minuti i toscani cercano di aumentare la pressione, mentre la Juve amministra il vantaggio con esperienza e personalità. I bianconeri chiudono bene gli spazi e quando entrano in possesso di palla non la buttano via, facendo correre avversari e cronometro. Arriva così un successo prezioso, forse ancor più di quello contro il Parma. Perché se una settimana fa la Juve ha dimostrato di saper essere spettacolare, oggi ha dimostrato di saper soffrire. Per diventare grandi,serve anche questo.
SIENA-JUVENTUS 0-1
RETI: Matri 9’ st
SIENA
Brkic; Vitiello, Rossettini, Terzi, Del Grosso; Mannini (18’ st Larrondo), Gazzi (27’ st Vergassola), D'Agostino, Brienza; Calaiò, Gonzalez (18’ st Grossi).
A disposizione: Pegolo, Angelo, Contini, Bolzoni.
Allenatore: Sannino
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini (12’ st Bonucci), Grosso; Marchisio, Pirlo; Pepe, Vucinic (10’ st Vidal), Matri (31’ st Del Piero), Giaccherini.
A disposizione: Storari, Krasic, Elia, Quagliarella.
Allenatore: Conte
ARBITRO: Valeri di Roma
ASSISTENTI: Dobosz, Passeri
QUARTO UFFICIALE: Rocchi
AMMONITI: Del Grosso 34’ pt, Terzi 47’ st
Juventus.com
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