Scherzi del destino: la prima trasferta in campionato, complice lo slittamento della prima giornata, porta, o meglio, riporta, Antonio Conte a Siena, ad affrontare il suo passato più recente, la squadra che per lui è stata il trampolino di lancio verso il ritorno in bianconero. «Effettivamente questo è un di grandi emozioni, ma è già iniziato due mesi fa, quando ho fatto il mio primo allenamento da allenatore della Juventus. La settimana scorsa poi, con l’inaugurazione dello stadio e l’esordio è stata intensa, e per me sarà speciale altrettanto tornare a Siena. Solo pochi mesi fa abbiamo vinto un campionato e devo ringraziare tutta la città se abbiamo fatto qualcosa di importante. Nei due momenti in cui ho vissuto e lavorato lì, prima come assistente di De Canio e poi come allenatore, io e la mia famiglia ci siamo trovati benissimo. Ho avuto un ottimo rapporto con i tifosi, i calciatori e la dirigenza, che voglio ringraziare perché mi ha dato il via libera per venire alla Juve nonostante avessi un altro anno contratto».
Il ricordo dei successi ottenuti è ancora vivo: «A Siena mi sono affermato come allenatore. Bari è stata una cavalcata straordinaria, ma vincere una volta può capitare per caso. Riconfermarsi in Toscana è stato importante e mi rimarrà sempre nel cuore. Ci torno da avversario con voglia di vincere la partita e per questa gara e per quella di ritorno non sarò tifoso del Siena, ma per il resto mi rimarrà sempre nel cuore».
Prima i toscani, poi il Bologna e quindi la trasferta di Catania. La prossima settimana potrà già dire molto sulle ambizioni bianconere. Conte ha in mente un solo obiettivo: vincere, sempre. E per farlo in tante partite così ravvicinate potrebbe aver bisogno di ruotare qualche pedina. i giornalisti chiedono quindi lumi sugli uomini a disposizione e sull’inserimento degli ultimi arrivati: «Cercherò sempre di mettere in campo la squadra che mi possa dare maggiori garanzie. Del Piero in settimana ha accusato un affaticamento muscolare all’adduttore, ma non è niente particolare. Elia e Estigarribia hanno vissuto la loro prima vera settimana di lavoro. L’inserimento è graduale, visto che per loro può anche esserci il problema della lingua, ma deve essere rapido. Saranno molto utili alla causa, non so se già da domani. Grosso? E’ un giocatore della Juventus che è stato integrato nella rosa per mio volere e d’accordo con la società. Non l’ho fatto per fare un favore a lui: ha vinto un Mondiale da protagonista e ha da dare ancora molto. Se giocherà? Sto pensando di spostare Chiellini sulla fascia e di metterlo centrale.... Scherzi a parte sta imparando i meccanismi ed è stato agevolato dal rinvio del campionato e dalla sosta, perché ha avuto il tempo di capire cosa voglio. In difesa poi è più facile integrarsi.»
Quella di domenica per la Juve sarà un banco di prova importante, perché dopo la goleada contro il Parma e la sbornia di complimenti, i bianconeri sono chiamati a riconfermarsi: «Dopo una partita vinta bene come quella di domenica scorsa, penso che sia stato giusto tributare ai ragazzi, al sottoscritto, alla società degli elogi, ma penso anche siano stati un po’ eccessivi. Non può essere una singola partita a condizionare così i giudizi, Ringrazio per l’attenzione ricevuta, ma questo non ci deve far perdere di vista l’obiettivo. Non dobbiamo toglierci dalla testa che siamo all’inizio e che c’è tantissimo da lavorare. La gara contro il Parma è stata interpretata bene, ma ora bisogna continuare. In settimana ho visto la Champions... purtroppo ci dobbiamo accontentare della tv..... Bene, Milan e Napoli mi hanno impressionato: il Milan ha pareggiato a Barcellona, il Napoli ha dettato legge a Manchester e l’Inter, nonostante i problemi ha una rosa di qualità. Quindi rimaniamo con i piedi per terra senza farci prendere dall’emotività. La nostra strada dev’essere quella del lavoro, del sacrificio e del riscatto».
Rispetto allo scorso anno si è già vista una mentalità diversa, ma anche sotto il profilo psicologico Conte vuole progressi costanti: «Non dobbiamo dimenticarci da dove veniamo. Se avremo la forza di guardarci indietro, troveremo ancora più rabbia per andare avanti. Per i settimi posti delle ultime due stagioni c’erano evidentemente dei motivi precisi e dobbiamo risolvere le situazioni che avevano portato la squadra a quei piazzamenti. Ho fiducia però, perché ho trovato un ambiente che ha voglia di invertire rotta e tendenza».
Juventus.com
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