Un gol subìto nelle prime due partite
Altro che Alex, Lugano o Bruno Alves. Le prime due partite di campionato danno ragione alla Juventus, che durante il mercato estivo non è intervenuta sulla difesa ad eccezione di Lichtsteiner. Danno ragione, soprattutto, ad Antonio Conte, intorno al quale c'era parecchio scetticismo visto il suo modulo (4-2-4) all'apparenza troppo spregiudicato. I bianconeri hanno preso un gol in 180 minuti e, là dietro, stanno dando prova di grande solidità.
Contro il Siena, così come contro il Parma, la difesa bianconera ha convinto. Ha convinto, ancor di più, la fase difensiva, alla quale partecipano i due mediani (Pirlo e Marchisio) così come i due esterni alti (Pepe e Giaccherini). Conte, poi, è in grado di cambiare in corsa a seconda dell'andamento della gara: nel match con il Siena ha inserito Vidal subito dopo il gol di Matri. Fuori Vucinic e squadra che è passata al 4-1-4-1 con Pirlo davanti la difesa, Matri unica punta e la coppia Marchisio-Vidal a dominare il centrocampo. Contro la squadra di Sannino, il pacchetto arretrato di Antonio Conte non è praticamente mai andato in difficoltà. Stessa cosa una settimana fa, all'esordio in campionato, quando il gol preso da Giovinco (su rigore), è arrivato al 92' e con i tre punti già in cassaforte.
La differenza dallo scorso anno è netta. Con Delneri, nelle prime due partite, la squadra aveva collezionato un solo punto con tanto di 4 gol al passivo (ko 1-0 a Bari nell'esordio e 3-3 contro la Sampdoria). Curioso che la difesa sia pressoché la stessa, con l'unica eccezione del terzino destro Lichtsteiner. La stessa difesa che al termine della stagione 2010/11 contava 47 gol subìti, 2 in meno della Sampdoria retrocessa (49) e quasi il doppio del Milan campione d'Italia (24). Nonostante queste cifre, in estate la Juventus ha scelto di non cambiare confermando i vari Barzagli, Chiellini, Bonucci, De Ceglie, Grosso. I numeri, per adesso, le stanno dando ragione.
SportMediaset
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